
Quando ci si appresta a scrivere un curriculum vitae, la scelta del format può fare la differenza tra catturare l’attenzione di un recruiter o finire ignorati tra centinaia di candidature. Principalmente le possibilità sono due: il curriculum cronologico e il curriculum funzionale. Entrambi hanno vantaggi e svantaggi, e scegliere l’uno o l’altro dipende dalla propria esperienza, dagli obiettivi professionali e dal tipo di posizione per cui ci si candida.
In questo articolo, esploreremo le caratteristiche principali dei due formati, confrontandoli punto per punto, per aiutarti a decidere quale sia il più efficace per presentarti al meglio.
Cos’è un Curriculum Cronologico?
Il curriculum cronologico è il formato più utilizzato, soprattutto nei contesti lavorativi tradizionali. Elenca le esperienze lavorative in ordine dalla più recente alla più vecchia, offrendo al lettore una panoramica chiara dell’evoluzione professionale del candidato nel tempo.
Caratteristiche principali:
– Le esperienze professionali sono organizzate in ordine cronologico.
– Si evidenzia la crescita di carriera.
– Mostra continuità lavorativa e stabilità.
Vantaggi:
– Chiarezza: chi seleziona vede immediatamente cosa hai fatto, dove e per quanto tempo.
– Progressione di carriera: è ideale per chi ha avuto un percorso lineare e coerente.
– Credibilità: il formato ispira fiducia, perché rende trasparente ogni passaggio lavorativo.
Svantaggi:
– Poco adatto a chi ha interruzioni lavorative: eventuali buchi nel CV diventano evidenti.
– Non mette in risalto le competenze: se le esperienze lavorative non riflettono appieno le tue capacità, rischiano di oscurarle.
– Limitante per i cambi di carriera: se stai pensando di spostarti in un settore diverso, il passato potrebbe non giocare a tuo favore.
Cos’è un Curriculum Funzionale?
Il curriculum funzionale, o tematico, organizza le informazioni in base alle competenze e non in base alle esperienze passate. È pensato per evidenziare ciò che sai fare, indipendentemente da dove o quando lo hai fatto.
Caratteristiche principali:
– Suddivide il CV per aree di competenza (es. gestione progetti, comunicazione, soluzioni per risolvere scogli).
– Le esperienze lavorative vengono riassunte in un secondo momento, spesso in una sezione sintetica.
– È centrato sulle abilità trasferibili.
Vantaggi:
– Ideale per chi cambia settore: puoi valorizzare competenze trasversali.
– Nasconde i buchi lavorativi: non seguendo l’ordine temporale, non mette in evidenza periodi di inattività.
– Perfetto per freelance o persone con esperienze variegate: permette di strutturare un profilo più coerente.
Svantaggi:
– Meno trasparente: alcuni selezionatori potrebbero diffidare della mancanza di date.
– Richiede maggiore cura: bisogna saper organizzare bene le sezioni e contestualizzare le competenze.
– Non valorizza la continuità: per chi ha un percorso lineare e stabile, può sembrare un passo indietro.
Quale scegliere tra i due?
Curriculum Cronologico – è adatto se:
– Hai una carriera coerente con pochi o nessun buco occupazionale.
– Ti candidi per posizioni simili a quelle già svolte in altre esperienze lavorative.
– Hai lavorato per aziende note o in ruoli apicali.
– Vuoi mostrare una progressione chiara nel tempo.
Curriculum Funzionale – è consigliato se:
– Stai cambiando settore o vuoi reinventarti professionalmente.
– Hai avuto esperienze frammentarie, freelance o molti cambi di ruolo.
– Ci sono periodi di inattività che preferisci non mettere in primo piano.
– Vuoi mettere l’accento su abilità acquisite in contesti non lavorativi (es. volontariato, formazione, progetti personali).
Esiste un compromesso?
Sì: il curriculum combinato (o misto) unisce gli elementi dei due modelli. Inizia con una sezione funzionale che mette in evidenza le competenze principali, seguita da una sezione cronologica con le esperienze lavorative. È una scelta efficace per chi ha competenze rilevanti ma anche un percorso professionale solido da mostrare.
Conclusioni
Non esiste un modello “migliore” in assoluto, ma solo quello più adatto al tuo profilo e ai tuoi obiettivi. Il curriculum cronologico è più diretto, rassicurante per chi legge e adatto a evidenziare percorsi lineari. Quello funzionale, invece, è più strategico e personalizzabile, ideale per valorizzare abilità e potenzialità, anche in assenza di esperienze coerenti.
La cosa più importante è adattare il curriculum al ruolo per cui ti candidi, rendendolo chiaro, onesto e mirato. Ogni scelta di impaginazione, stile e contenuto dovrebbe rispondere a questa domanda: “Sto rendendo facile al selezionatore capire perché sono la persona giusta?”
Se la risposta è sì, allora puoi inviare la tua candidatura con buone probabilità di avere risposta positiva.