Consigli per il successo

Come inserire le esperienze sul curriculum

Le esperienze professionali sul CV

Il curriculum è il primo livello per la ricerca di un lavoro, vediamo insieme come inserire le esperienze professionali ✏️

 

Il testo “parla” al posto tuo e deve essere completo, sintetico ed efficace per consentire a chi legge il tuo Curriculum Vitae di trovare tutte le informazioni utili per valutare la tua candidatura.

Contrariamente, se ti descrivi in modo disordinato e prolisso, darai un’impressione di superficialità che probabilmente porterà il recruiter a eliminare la tua candidatura.

La parte più corposa del Curriculum - considerata spesso anche la più importante – è quella che racconta le esperienze professionali. È qui che si affronta il cuore del discorso, la propria “biografia professionale”.

Scriverla in maniera efficace non è sempre scontato!

 

💡 Se anche tu ti sei trovato alle prese con la redazione del CV o devi farne uno per la prima volta, forse ti sei posto una di queste domande:

 

  1. Che cosa inserire nella sezione dedicata alle “Esperienze professionali”?
  2. Quali sono le esperienze da mettere in risalto?
  3. Che stile di formattazione devo usare per renderle chiare?
  4. Come devo gestire i “buchi” nella mia carriera?

 

🏁 Non sai da dove partire?

Coraggio! Abbiamo raccolto alcune indicazioni pratiche per raccontarti in modo efficace e far colpo sui recruiter.

 

✅ QUALI ESPERIENZE INSERIRE

 

Quando pensi alla tua carriera lavorativa, solitamente prendi in considerazione gli incarichi professionali più recenti e rilevanti. Ci sono però anche altre situazioni quali stage, tirocini, volontariato o lavori come freelance che può valere la pena mettere in risalto.

Scegliere cosa inserire e cosa no nel tuo curriculum dipende dalla tua situazione attuale. Se ti stai affacciando per la prima volta al mondo del lavoro è utile includere anche questo tipo di esperienze.

Se invece hai un trascorso professionale più consistente concentrati sugli ultimi incarichi, evitando così di scrivere troppo e fornire informazioni poco utili al fine della tua valutazione.

 

🔍 COME CAPIRE QUALI SONO LE PIÙ RILEVANTI

 

Ciò che scrivi va personalizzato in funzione del ruolo al quale ti stai candidando. Devi sempre chiederti prima se è veramente importante al fine della candidatura.

Un esempio: se stai facendo domanda per il ruolo d’impiegato ufficio acquisti nel settore metalmeccanico, puoi omettere il primo lavoro come receptionist in un salone di bellezza svolto dopo gli studi, scegliendo invece di mettere in evidenza la tua esperienza negli acquisti.

Se non hai mai ricoperto il ruolo per cui ti candidi cerca di capire se alcune esperienze passate possono comunque avere attinenza con il profilo richiesto.

Supponiamo che attualmente lavori come cameriere in un ristorante ma ti stai candidando come addetto receptionist. In questo caso potresti evidenziare alcuni aspetti peculiari del tuo lavoro: la relazione con i clienti, la ricezione delle telefonate di prenotazione e la gestione degli ordini. Puoi invece saltare compiti come il riordino dei tavoli perché probabilmente non avrai bisogno di queste abilità nel ruolo di receptionist.

 

📝 CHE FORMATTAZIONE USARE?

 

Partiamo dal titolo da dare all’intestazione di sezione: puoi chiamarla semplicemente “Esperienze” o “Esperienze professionali” oppure specificarne l’ambito con “Esperienze professionali nel settore XXX”.

Questa terza possibilità è da preferire se hai esperienze in settori diversi ma vuoi far risaltare quelle che ti rendono particolarmente adatto al ruolo per il quale ti stai candidando, raggruppandole e ordinandole cronologicamente. Le restanti puoi inserirle in una sezione generica “Altre esperienze professionali”.

Ti consigliamo, inoltre, di inserire le esperienze lavorative in ordine cronologico dalla più recente alla più vecchia.

Per ogni posizione compila questi campi:
  • Titolo del lavoro
  • Nome dell'azienda
  • Città
  • Data di inizio e fine (mese e anno)
  • Attività, mansioni, abilità, competenze, conoscenze

NB: Less is more! Cerca di essere completo ma sintetico.

 

👀 COME GESTIRE I “VUOTI” DI CARRIERA

 

Questo è un tema sul quale è importante porre attenzione perché potrebbe essere notato dal recruiter e diventare oggetto di approfondimento durante il colloquio.

Come comportarsi? Giocando d’anticipo!

Molte persone di successo hanno lacune nella propria storia lavorativa per vari motivi, come prendersi cura di una persona cara, crescere i figli, prendere una laurea o perdere un lavoro.

Se il periodo di inattività ha superato i sei mesi probabilmente è il caso di segnalarlo e non lasciare l’argomento all’immaginazione di chi legge.

 

Puoi dedicare all’interno della voce “Esperienze professionali” una riga o due (non di più!) a questo tema inserendo, ad esempio, una delle opzioni:

Anno sabbatico | Aprile 2016 – Luglio 2019

  • Assistenza a tempo pieno a un familiare malato.
  • Ha viaggiato in tutto il Sud America, tra cui Messico, Argentina e Cile.
  • Ho redatto un manuale di scrittura creativa per i social network.

 

Indipendentemente dal fatto che tu includa o meno questa voce nel tuo curriculum, puoi utilizzare la tua lettera di presentazione per spiegare in modo più dettagliato eventuali circostanze speciali.


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