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Work life balance: equilibrare tempo libero e lavoro

Equilibrare perfettamente il tempo a lavoro con la vita privata è realmente possibile?

Che benefici comporta?

 

Quando parliamo di work-life balance intendiamo la capacità di equilibrare la nostra vita personale e il lavoro, cercando di ottenere sia realizzazione e soddisfazione in campo professionale che nelle attività che svolgiamo durante il tempo libero.
Bisogna però tenere conto che il focus sull’individuo non è l’unico da tenere presente quando si parla di work life balance. Anche il datore di lavoro beneficia di importanti vantaggi generati quando si migliora questo rapporto.

Quali possono essere gli aspetti che contribuiscono a costruire il raggiungimento di un equilibrio lavoro-vita personale adeguato?

Esistono svariate azioni che il datore di lavoro può attuare per migliorare il contesto lavorativo e implementare in questo modo una migliore work-life balance. Ad esempio, l’introduzione di un orario flessibile e adattabile alle esigenze individuali, sempre tenendo presente gli obiettivi e il flusso di lavoro.
Anche il Welfare aziendale può rappresentare un’utilissima aggiunta: tutti quegli strumenti che l’azienda mette a disposizione del dipendente affinché si migliori l’ambiente lavorativo e il tutto venga reso più agevole. La creazione di un asilo nido o di una palestra o anche semplicemente di una mensa aziendale.

È stato scoperto che il benessere psicofisico a lavoro è molto importante per migliorare anche la qualità del tempo passato al di fuori del lavoro. Questo perché ci si portano dietro i problemi acquisiti durante le ore lavorative anche successivamente durante la giornata; è per questo che l’introduzione di un supporto psicologico aziendale, con uno sportello dedicato è considerata un’azione estremamente efficace nel contesto che stiamo discutendo. Stimolare il dipendente e costruire degli strumenti che premino l’efficacia e l’efficienza, oltre che i risultati raggiunti, è un’interessante implementazione che migliora di molto la vita lavorativa e non di tutti i dipendenti. Quando esistono benefit che spingono il dipendente a dare il massimo non si agisce solo dal punto di vista più banalmente meritocratico ma si costruisce un ambiente in cui si stimola una competizione sana e costruttiva.

Non è solo il datore di lavoro a poter migliorare la qualità della vita lavorativa al fine di migliorare il bilancio complessivo del tempo passato a lavoro e quello fuori. L’atteggiamento dei colleghi e di tutti gli altri dipendenti è estremamente importante, infatti un atteggiamento supportivo è molto utile a costruire un ambiente propositivo, stimolare la collaborazione nel team anche tra uffici differenti e quindi ridurre lo stress e direttamente influenzare anche la qualità del tempo speso al di fuori del contesto lavorativo.


 

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