Periodo di Prova: affrontalo col piede giusto!
Il periodo di prova dura in media dai 3 ai 6 mesi e permette sia al datore di lavoro che al lavoratore di capire se sono sulla strada giusta per continuare la collaborazione.
Per molti però può significare anche un periodo di stress non indifferente a causa del temuto giudizio da parte di datore di lavoro e/o superiori. Affrontarlo serenamente, focalizzandosi sul raggiungimento dei propri obiettivi e sulla propria crescita, aiuta a viverlo e a superarlo senza ansie, vediamo come!
❓ Innanzitutto: cos’è il periodo di prova?
Partiamo dagli aspetti burocratici, come abbiamo visto il periodo di prova dura in genere dai 3 ai 6 mesi, ma per conoscere l’effettiva durata, devi fare riferimento al tuo CCNL. È possibile che l’azienda richieda l’estensione del periodo nel caso in cui le giornate effettivamente lavorate siano inferiori a quelle necessarie per valutare l’operato del dipendente (sempre non superando il limite massimo).
Durante questo lasso di tempo, uno degli aspetti che più preoccupa il dipendente è la possibilità, prevista dalla formula stessa, dell’interruzione del contratto con effetto immediato e senza preavviso, che, è bene ricordarlo, è possibile per entrambe le parti coinvolte.
Sicuramente questa clausola contrattuale è un contro del periodo di prova, ma tra i pro, ad esempio, bisogna sottolineare che anche il dipendente è più libero di valutare se voler proseguire il rapporto professionale o interromperlo, evitando così la lunga trafila delle dimissioni, che possono essere stressanti anche a livello emotivo.
E lo stipendio? Lo stipendio percepito è di legge, equiparato a quello che verrà percepito una volta raggiunto il contratto effettivo. Di certo c’è che passare dalla prova al contratto è una grande soddisfazione, ecco perché il nostro impegno non può mai mancare ed è l’ingrediente principale della ricetta per superarlo; ecco i nostri consigli.
🚧 Come superarlo?
Come abbiamo accennato, non devono mai mancare la professionalità, la voglia di imparare e di mettersi in gioco e tutte le attitudini che si apprezzano in una persona anche al di fuori dell’ambiente lavorativo, quindi flessibilità e apertura mentale, un comportamento rispettoso e la predisposizione alla collaborazione.
Non dobbiamo di certo insegnarvi come applicare queste nozioni, ma un piccolo promemoria può far bene; in questo periodo bisogna fare di tutto per stupire i colleghi e i superiori mostrando le proprie capacità; se c’è un momento in cui “spingere al massimo”, questo è quello giusto!
Rispettare regole e orari può sembrare scontato ma è molto importante per fare una bella impressione; così come mostrarsi disponibili ad aiutare i colleghi e farsi vedere interessati a ciò che si fa. Quest’ultimo punto è un plus anche per il lavoratore che può e deve, fare tutte le domande del caso per comprendere se la posizione fa al caso suo.
Qui ci vogliamo fermare un attimo; si tratta sempre di una prova, quindi è fondamentale fare un’analisi introspettiva e capire se davvero il lavoro che stiamo svolgendo ci piace e fa per noi, tenendo anche conto di questioni logistiche, retribuzione, work-life balance, atmosfera, relazioni con il team eccetera. Dovete ASCOLTARVI! E mettervi al primo posto!
🚫 E se non va?
Niente paura! Non superare un periodo di prova è un’esperienza che può capitare a tutti, ma dobbiamo prenderla come un’opportunità di crescita, che ci serve per capire cosa ci piace e cosa no, tenendo in considerazione che se un’azienda ci assume anche se non siamo la persona giusta, fa un danno a sé stessa ma anche a noi. Dobbiamo quindi affrontare una possibile interruzione del contratto con ottimismo e fiducia, sapendo che quel lavoro o quel posto di lavoro non era per noi.
Capire questo è fondamentale per la nostra crescita professionale ed è il primo passo per orientarci nel mondo del lavoro. Metticela tutta e in bocca al lupo!