Quanto costa un’assunzione sbagliata e come evitarla

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Assumere una nuova risorsa è sempre un momento cruciale per un’azienda. Può significare crescita, innovazione, nuove competenze. Ma se la scelta è sbagliata, il sogno può trasformarsi in un incubo costoso. Un’assunzione errata non è solo un problema HR: ha impatti economici, organizzativi e persino sulla reputazione aziendale.

Scopriamo quanto può costare un errore di recruiting, perché accade e quali strategie adottare per evitarlo.

Cos’è un’assunzione sbagliata

Si parla di bad hiring quando il candidato selezionato si rivela inadatto al ruolo o all’azienda. A volte le carenze sono evidenti fin dai primi giorni, altre emergono solo dopo settimane o mesi. Alcuni segnali chiari di un’assunzione errata sono:

  • Prestazioni insufficienti: il dipendente non raggiunge gli standard minimi richiesti.
  • Competenze mancanti: le skill dichiarate in fase di colloquio non corrispondono alla realtà.
  • Atteggiamento demotivato: ritardi, assenze frequenti e scarso impegno.
  • Comportamento negativo: conflitti con i colleghi, calo del morale del team.
  • Decisioni dannose: scelte operative errate che impattano sui risultati.

Quando uno o più di questi fattori emergono, la nuova assunzione non solo non contribuisce al successo aziendale, ma diventa un freno alla crescita.

Un problema diffuso

Dati di Recruitment & Employment Confederation (REC) confermano il problema: l’85% dei responsabili HR ha dichiarato di aver effettuato assunzioni sbagliate, spesso a causa di tempi di ricerca troppo ristretti o scarsità di candidati.

Uno studio di Robert Half, invece, rivela che due aziende su tre si accorgono dell’errore entro le prime due settimane dall’ingresso della nuova risorsa.

Il vero costo di un’assunzione sbagliata

Un errore in fase di selezione può pesare enormemente sul bilancio aziendale.
Un’assunzione sbagliata per un profilo con salario di 49.000 € può costare fino a 154.000 €, considerando:

  • costi del recruiting e della formazione iniziale,
  • stipendi e benefit del dipendente,
  • calo di produttività,
  • oneri legati al turnover e a una nuova selezione.

Anche per ruoli di middle management, il costo medio di un errore può superare 30.000 €, tra retribuzione, training, benefit aziendali e potenziali perdite di business.

Oltre ai costi diretti ci sono quelli indiretti, spesso più difficili da misurare:

  • Perdita di produttività: colleghi costretti a coprire le lacune del nuovo assunto o il vuoto lasciato dalle sue dimissioni.
  • Sovraccarico di lavoro e stress: il team si demotiva e cala l’engagement.
  • Danno reputazionale: un turnover elevato o feedback negativi possono compromettere l’immagine aziendale.
  • Perdita di clienti e opportunità: errori o ritardi nelle attività possono minare la fiducia dei partner.

Non a caso, secondo la SHRM (Society for Human Resource Management), il costo totale di una sostituzione può arrivare fino a 3-4 volte lo stipendio annuo del dipendente.

Perché si commettono errori di selezione

Reperire personale qualificato è oggi più complesso che mai.

In Italia, i dati Unioncamere – Sistema Informativo Excelsior mostrano che le imprese che faticano a trovare risorse sono passate dal 40% del 2022 al 47% nel 2023.

Le cause principali sono:

  • Skill shortage: le competenze richieste (soprattutto digitali) non sempre coincidono con quelle offerte dal mercato.
  • Cambiamento delle priorità dei talenti: oggi i lavoratori cercano non solo una buona retribuzione, ma anche benefit, formazione, flessibilità e valori aziendali condivisi.
  • Processi di selezione affrettati: la fretta di coprire una vacancy porta a scelte poco ponderate.
  • Uso limitato di canali e strumenti di recruiting: molte aziende si affidano solo a contatti personali o piattaforme generaliste, perdendo di vista talenti qualificati.

Come evitare un’assunzione sbagliata

Prevenire un bad hiring è possibile. Ecco alcune best practice che le aziende possono adottare:

  1. Definire il profilo ideale

Avere chiari ruolo, competenze tecniche, soft skill, valori e obiettivi richiesti è il primo passo per una selezione efficace.

  1. Utilizzare strumenti di screening avanzati

Valutazioni psicometriche, assessment center, prove pratiche e test tecnici riducono il margine di errore rispetto al solo colloquio.

  1. Creare job description complete e realistiche

Annunci chiari, che descrivono responsabilità e aspettative, aiutano ad attrarre candidati realmente in linea con le esigenze aziendali.

  1. Ampliare i canali di recruiting

Affidarsi a piattaforme specializzate, head hunter o agenzie per il lavoro consente di raggiungere talenti qualificati e ridurre i tempi di ricerca.

  1. Puntare sulla candidate experience

Un processo di selezione fluido e trasparente migliora l’engagement dei candidati e riduce il rischio di abbandoni precoci.

  1. Investire nella formazione e nell’onboarding

Programmi di inserimento ben strutturati e formazione continua aiutano il nuovo assunto a integrarsi e a performare al meglio.

  1. Prevedere periodi di prova realistici

Dove possibile, un periodo di prova adeguato consente di verificare concretamente la corrispondenza tra candidato e ruolo.

Il ruolo strategico delle agenzie per il lavoro

Affidarsi a partner esperti di recruiting può fare la differenza.
Le agenzie specializzate offrono:

  • network di candidati qualificati,
  • processi di selezione strutturati e data-driven,
  • consulenza HR per definire il profilo ideale,
  • riduzione di tempi e costi legati al turnover.

In un mercato caratterizzato da talent shortage e rapida trasformazione digitale, disporre di un supporto professionale significa ridurre il rischio di errori e garantire assunzioni mirate e sostenibili.

Prevenire è sempre più conveniente

Un’assunzione sbagliata è molto più di un semplice contrattempo. Può compromettere l’operatività, il morale del team e l’immagine aziendale, oltre a generare costi diretti e indiretti elevati.

Investire in processi di selezione accurati e nel supporto di professionisti del recruiting è una strategia vincente. Non solo per risparmiare sui costi a lungo termine, ma per costruire team motivati, stabili e pronti a sostenere la crescita dell’impresa.

Se vuoi evitare i rischi di un bad hiring e trovare il talento giusto per la tua azienda, affidati ad ADHR Group: il miglior investimento per il futuro del tuo business.

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