SINDROME DELL’IMPOSTORE E LAVORO: COS’È E COME USCIRNE

sindrome impostore

Hai mai la sensazione di non essere abbastanza capace? Non sai spiegarti il motivo dei successi che hai raggiunto sul lavoro? Senti di non esserti meritato il ruolo che ricopri?

Allora forse soffri della SINDROME DELL’IMPOSTORE. 

Tranquillo, non è una malattia! Succede anche ai migliori professionisti, e si può superare! 💪

Di cosa si tratta?

Da non confondere con la semplice modestia, la Sindrome dell’Impostore è un fenomeno che porta chi ne soffre a pensare di non meritare il successo professionale raggiunto e a considerarsi un impostore, vivendo nel costante timore di essere “scoperto”.

A lungo andare impedisce di lavorare con serenità, trattiene dal fare progressi sul lavoro e cosa ancora più importante, influisce negativamente sullo stato d’animo. Porta a preoccuparsi, a sprecare tempo ed energie in pensieri che non sono costruttivi, all’incapacità di godere dei meritati risultati e di “staccare” durante il tempo libero.

I risultati ottenuti sul lavoro, per quanto siano costati in termini di impegno, formazione e creatività vengono comunque percepiti come frutto di simpatie, fortuna o casualità.

La Sindrome dell’Impostore è dunque un mix di senso di colpa per i traguardi raggiunti, mancata percezione del successo, paura della valutazione e sensazione di non essere degni a livello professionale e formativo.

Tutto ciò porta l’individuo a mettere in atto delle “auto-pressioni” affinché non venga mai smascherata la sua reale incapacità e non venga mai scoperto il suo grande bluff. Così facendo è estremamente facile, per chi soffre di questo problema, tendere al perfezionismo e al controllo maniacale del proprio lavoro, concentrando la propria attenzione sugli errori e le relative conseguenze.

Lo stress e l’ansia diventano compagni costanti.

A chi capita?

Può colpire a tutte le età e anche le personalità più brillanti e stimate.

«La considerazione esagerata in cui viene tenuto tutto il mio lavoro, mi mette a disagio e talvolta mi fa sentire un imbroglione, anche se involontario»

A confidare ad un amico queste parole, è stato niente meno che Albert Einstein. Anche il padre della teoria della relatività soffriva a quanto pare della Sindrome dell’Impostore, la convinzione di godere di una stima immeritata rispetto alle proprie competenze. 

Un altro esempio rilevante? Michelle Obama.

È successo anche a te di provare queste sensazioni sul lavoro?

Ecco 3 CONSIGLI PER SUPERARLA:

  • Non essere troppo duro con te stesso e se commetti un errore non mortificarti: a tutti capita di sbagliare, pensa che la prossima volta farai meglio
  • Queste percezioni di solito non sono basate su fatti reali, quindi cerca le prove oggettive dei tuoi risultati, i tuoi meriti non sono arrivati di certo per puro caso!
  • Parlane con qualcuno del tuo campo di cui hai rispetto e ti fidi, un mentore. La sua opinione ti aiuterà a superare le insicurezze.

 Celebra con orgoglio i traguardi raggiunti!

La soddisfazione diventerà il motore propulsore per i tuoi progetti. 🚀🚀🚀

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